La bicromia tra colore bianco e colore giallo come la polenta, bianca e gialla, che giunge in Europa nel XV sec dall’America – mais-, ma che solo nel 1500 si diffuse come alternativa al frumento.
Il quadro di Pieter Brueghel e’ del 1568 Le Nozze Contadine, quasi un’icona pop, il nuovo cereale non era in quella data ancora diffuso nelle Fiandre. In realtà la pietanza gialla era riso colorato con zafferano, relegato al banchetto per gli sposi perchè molto costoso. Compariva di frequente nelle tavole dei ricchi a caratterizzare l’elevatezza sociale, ma anche in contesti sociali meno alti. Quindi minestre di riso colorate, forse arricchito con formaggio o uova mentre le ciotole bianche contiengono una delle versioni del biancomangiare , che non è una specifica ricetta ma una tipologia di preparazione elementare molto ricercata basata sull’impiego degli ingredienti bianchi, dolci o salati, che si declina in modi diversi nelle differenti aree geografiche.
La ratio del bianco mangiare è visiva. Dal colore bianco si ricercava la qualità assoluta, in riferimento alla purezza così come l’oro rimanda alla gioia e al benessere .
Il gioco dei colori è fondamentale per il cuoco come per il pittore non da oggi ma da sempre. Leon Battista Alberti sosteneva che con l’oro era facile ottenere effetti e biasimava i pittori che ne abusavano. Ecco come un dettaglio iconografico di tipo cromatico rimanda ad una grande tradizione nella storia dell’alimentazione: dorare un alimento la nobilità visivamente oltre che dal punto di vista gastronomico.
Zafferano, rosso d’uovo, zucca, sono succedanei dell’oro e all’oro rimandano certi preparazioni . Il Libro de Arte Coquinaria di Mastro Martino tappa importante nello sviluppo gastronomico italiano scrive al paragrafo Suppa adorata : il cuoco lombardo gioca su questa ambiguità. All’oro dedica un paragrafo De Auro ponendo in pastillo come piatto d’effetto come una performance sul piatto a base di pavone “e similmente si puo fare de fasani grue oche o altri uccello ho caponi ho pollastri”.
Un performance che piace a Chicchibio
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